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Destinazione Umberto Primo – Primo Classificato

Il  progetto ha come obiettivo la trasformazione dell’area dell’ex ospedale Umberto I, nel centro della città di Ancona.

La precedente destinazione d’uso degli spazi, quali contenitori per strutture ospedaliere, ha determinato un estraneamento dell’area rispetto al contesto, un luogo sostanzialmente chiuso ed accessibile esclusivamente per funzioni legate alla struttura ospedaliera.Oggi che la dismissione dell’ospedale è ormai una realtà, a seguito del trasferimento delle strutture e dei reparti nel polo regionale di Torrette, si presenta l’importante problema della riqualificazione di quest’area, che pur mantenendo la sua organizzazione spaziale e distributiva, è orfana delle sue funzioni specifiche, divenendo pertanto un luogo “inutilizzato” e “isolato” dalla città, nonostante la posizione significativa e strategica che occupa nel tessuto urbano, collocandosi a ridosso di importanti assi viari e pedonali cittadini, e rappresentando con il suo sviluppo lungo le curve di livello un naturale collegamento con altre realtà del centro, quali il  parco del Cardeto ed il nuovo polo universitario di Villarey

Vista assonometrica del progetto

Alla luce di queste considerazioni di carattere generale si pone oggi l’obiettivo di rifunzionalizzazione dell’intero complesso,attraverso l’individuazione di nuove destinazioni d’uso per le costruzioni esistenti.Fabbricati di discreto pregio architettonico edificati in epoche differenti a partire dal 1907( mc 144.000 circa). La creazione ed il ripristino delle connessioni pedonali e carrabili. Il rispetto degli standard urbanistici relativi ai parcheggi, in quanto l’area necessita di parcheggi attrezzati sia al servizio delle nuove destinazioni dell’ Umberto I sia a servizio della città. L’individuazione di un collegamento tra le palazzine e tra i livelli

TEMI DEL PROGETTO
Le considerazioni generali e l’analisi nello specifico delle strutture preesistenti, hanno comportato l’individuazione di alcuni temi principali di progetto, che si sono esplicitati in due direzioni: la prima quella di un recupero e riuso degli edifici esistenti, nell’ottica di una distribuzione per fasce in relazione allo sviluppo orografico, attribuendo a ciascuna di queste fasce una destinazione di pertinenza; la seconda in stretta relazione con la prima attraverso la creazione di elementi architettonici di connessione e funzionalizzazione.

VIABILITA’ CARRABILE
Il progetto prevede la riorganizzazione dei percorsi carrabili per l’accesso ai nuovi parcheggi. L’ingresso al parcheggio è da corso Amendola e arriva ai parcheggi in sotterraneo, questo per evitare che tale traffico vada a congestionare l’area edificata. L’accesso viene però garantito anche dagli spazi interni. La percorribilità dei parcheggi è interna i due silos, che si collegano in quota così da riuscire in Via Montenero ridistribuendosi nel circuito viario cittadino. 

VIABILITA’ PEDONALE
Un sistema di risalita meccanizzato, con l’utilizzo di scale mobili, permette il collegamento tra i vari livelli edificati. Oltre al sistema di scale mobili che collegano trasversalmente le varie fasce ci sono i percorsi orizzontali di collegamento che vengono liberati dal traffico con il nuovo sistema di percorribilità carrabile, essendo comunque percorribili da un traffico limitato. Il percorso pedonale continua con la risalita meccanizzata al parco e con gli spazi verdi attrezzati che collegano anche con il polo universitario.

L’individuazione delle destinazioni d’uso si organizza secondo le fasce alle differenti quote del costruito: al primo livello strutture di interesse comune, spazi pubblici – al secondo e terzo livello livello abitazioni collettive al servizio dell’università e i due silos dei parcheggi – al terzo livello strutture pluriuso a servizio dell’università (laboratori, strutture comuni quali spazi lettura biblioteche punti di incontro e/o dibattito sale riunioni ecc).
Queste fasce orizzontali sono tagliate trasversalmente come detto, del percorso meccanizzato di risalita – lungo questa risalita si articolano degli spazi attrezzati interessati principalmente da spazi commerciali che hanno come obiettivo anche quello di creare dei fenomeni di sosta ai vari steps della risalita – occasioni di sosta e pausa.

PERCORSO MECCANIZZATO

Nel discorso generale della riorganizzazione spaziale si colloca un sistema trasversale di collegamenti, pensati come sistemi meccanizzati dalla duplice direzionalità, che oltre a rappresentare un elemento caratterizzante di connessione tra le differenti fasce, si prefigura quale apertura dello spazio stesso verso la città.
Questa permeabilità dell’edificato preesistente viene accentuata dalla presenza di elementi voltati dalla struttura metallica molto leggera (in contrapposizione con la matericità dell’edificato), questi elementi si rincorrono lungo lo sviluppo del percorso trasversale intersecando la viabilità originaria ai vari livelli seguendo il naturale declivio dell’area.

Il sistema di risalita interno agli edifici che inizia da piazza Cappelli,  culmina con la presenza di un sistema architettonico costituito da una piazza accompagnata sui lati da due volumi recuperati dalle strutture preesistenti, dalla dichiarata funzione collettiva per questo nuovo punto nodale del sistema dei percorsi, il tutto ricollegato da una copertura anch’essa molto leggera e dalle forme armoniche, che cerca di dare al sistema un’immagine unitaria.

PARCHEGGIO ATTREZZATO

Come si evince dagli schemi funzionali che sono stati un elemento trainante per la rifunzionalizzazione degli spazi e delle differenti situazioni architettoniche, l’idea si è concentrata sulla  possibilità di creare all’interno di questa architettura/spazio un grande parcheggio attrezzato.
Il parcheggio attrezzato è stato pensato con una doppia valenza funzionale: sia ad uso dell’area di progetto, sia ad uso della città per la posizione strategica dell’area all’interno del centro di Ancona.
L’orografia del terreno e gli schemi funzionali dell’area hanno dato vita ad un parcheggio attrezzato che si divide in due blocchi.

Nel primo viene posizionato l’accesso da Corso Amendola, subito dopo l’uscita dalla Galleria del Risorgimento e nel secondo blocco si posiziona l’uscita su via Montenero.
I due blocchi parcheggio sono collegati tra di loro da un ponte al livello superiore baipassando in questo modo la viabilità interna e permettendo la totale divisione tra viabilità pedonale e carrabile. I due silos cilindrici sono collegati da una rampa a lieve pendenza che da la possibilità di parcheggiare sia che si sale sul primo blocco sia che si scende sul secondo.

RISALITA AL PARCO

Giunti nel nuovo spazio-piazza il percorso si sdoppia orientandosi in due direzioni ben precise, una adagiata su di una piattaforma naturale che raggiunge in quota il collegamento con il nuovo polo universitario di Villarey, protetto attraverso un sistema di frangisole che sottolineano una sorta di unione tra i due episodi. Questa promenade ha forte valenza paesaggistica in quanto si inserisce nel contesto del nuovo parco cittadino del Cardeto ed urbanistica perché permette il collegamento di due importanti aree della città.

L’altra si arrampica verso il parco del Cardeto, raggiungendo man mano piattaforme verdi attrezzate che rappresentano anch’esse una serie di episodi emozionali all’interno del parco e visivi verso la città. Il percorso di risalita meccanizzata abbandona l’asse trasversale per continuare  lungo i differenti livelli.

CONCORSO DI IDEE PER LA RIQUALIFICAZIONE DELL’AREA “EX UMBERTO I”
Concorso di idee indetto dal Rotary Club di Ancona

Progetto vincitore 1° premio

Gruppo di progettazione:

Pasqualino Sacchetti (capogruppo) – linosacchetti@hotmail.com

Stefano Siroti – siroti.s@tiscali.it